Oltre 20, tra scatti e controscatti, sono serviti a Marco Pantani per piegare la resistenza di Pavel Tonkov. Lì, ora, su una delle cime più famose del ciclismo.
Le immagini di quella tappa del Giro, che proprio su quel traguardo Marco ha fatto suo, restano celebri in tutto il mondo: un ricordo indelebile per gli appassionati, una ispirazione per tutti i ciclisti che amano la fatica.
Nel giugno 2021, 24 anni dopo quell'impresa, una partnership tra privato e pubblico ha portato all'inaugurazione della statua dedicata a Marco più alta del mondo. Il Pirata, alto 6 metri, con le braccia larghe come quando tagliò il traguardo nel 1998, attende tutti i ciclisti in cima, a Plan di Montecampione, a quota 1750, metro più, metro meno.
È una esperienza unica, arrivare su quella cima! Come sempre capita quando si pedala su salite famose, la fatica aiuta a comprendere quanto i grandi campioni siano tali, confrontando il nostro passo a quello che era il loro, nelle immagini televisive o dal vivo per i più fortunati.
Ma conquistare la vetta regala ad ogni ciclista uno spettacolo unico; solo negli ultimi metri appare, letteralmente, Marco Pantani. È lui che ti accoglie, è lui che ti commuove. Nel primo anno in cui la statua è stata collocata, è già successo a molti.
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