L'isola di Gran Canaria, ogni volta uno spettacolo!

a cura di Jody Poggi 24 Gennaio 2024
24 Gennaio 2024

Non manca la salita. La più spettacolare, fino al Pico de Las Nieves. Tra un ristorante Michelin, Agatha Christie, la Bike Week ed una fabbrica di Rhum.


Su questa splendida isola abbiamo pedalato insieme agli amici Cristiano Guarco, e Stefano Poletti di Naturalmente Viaggiando, questo è il suo reportage, che inseriamo nella nostra pagina per darvi un ulteriore punto di vista, certi che potrà sicuramente aiutarvi a scegliere questo luogo magico e davvero perfetto per il cicloturismo.

È definita “un continente in miniatura”. La sua temperatura media dell'anno è di 24 gradi. Vanta 236 km di coste e 60 di spiaggia. Il punto più alto sfiora i 2mila metri, ma annovera anche dune con cammelli. Incamera circa 4 milioni di turisti ogni anno. Si trova a 210 km dalla costa occidentale dell'Africa ma è Europa. E' riserva Biosfera Unesco. Quasi metà della sua popolazione risiede nella capitale, Las Palmas. Assenti totali, umidità e zanzare. E...non c'è nemmeno l'IVA, ma una imposta al 7%.

È l'isola di Gran Canaria, nell'Oceano Atlantico. Un vero paradiso, a poco più di 4 ore di volo dall'Italia. Un paradiso per chi vuole godere di uno splendido clima, di un elevato livello di sicurezza, di un ambiente senza particolari tensioni, di un clima morbido tutto l'anno, di una cucina che sorprende, di bellezze storiche e naturalistiche, di viste mozzafiato da ben 31 balconi panoramici. E di alcune specifiche chicche, come ad esempio la piantagione di caffè o l'azienda che produce rhum. Di cui vi parleremo.

Un paradiso anche per chi ama la bicicletta, con un primo, necessario distinguo: l'isola, che ha numerose qualità e fascino da vendere, non presenta però tratti pianeggianti. Abbandonata la costa, inizia infatti subito la salita. E salita impegnativa. Quindi, in tutta franchezza, i casi sono due: o qui si pedala da allenati, oppure il suggerimento è di opzionare per una bici a pedalata assistita. Che sia per rafforzare la propria condizione atletica, o che sia per puro e divertente cicloturismo.

Da El Balcon, uno dei 30 mirador di Gran Canaria, si vede di fronte, in realtà ad oltre 60 km, l'isola di Tenerife. Sempre nella parte nord ovest dell'isola ci ha atteso un'altra serie di sorprese, questa volta legate al palato. Nella zona di Agaete, infatti, si è verificato il fortunato, e piacevolissimo incontro, con Casa Romantica, un ristorante il cui slogan è “Interpretazione del prodotto canario”. L'interpretazione è perfettamente riuscita. Il ristorante è accogliente, informale, con una vista sulle colline notevole: La citazione sulla guida Michelin totalmente motivata ed aderente alla realtà. Tutti i prodotti sono a km 0. Diciamo allora che, nella migliore interpretazione dello spirito cicloturistico, una sosta è altamente consigliata; ma, per chi in sella si allena più duramente, allora è Casa Romantica è perfetta per il day off, grazie anche al suo splendido giardino esterno.  Anche perchè, dopo l'esperienza culinaria, è d'obbligo la visita, ad un solo km circa di distanza, all'unica piantagione di caffè in Europa. Si chiama Finca la Laja.

Il luogo è incantevole. Si producono arance, avocadi e frutti tipici da oltre 200 anni. Si coltiva la vite per imbottigliare i profumati vini locali. E soprattutto si coltiva il caffè, per cui questa finca, che si traduce in italiano con “proprietà”, è divenuta famosa.  Alcune curiosità: per quanto sia alta la pianta, produce sempre la medesima quantità di chicchi. Da 7 chili di chicchi, si arriva ad un kg di caffè. I residui della lavorazione, affidata al sole ed a mani esperte, vengono riutilizzati come concime. Tutto questo, all'interno della valle di Agaete, prodiga di panorami che trasmettono qualcosa di magico.

Dopo aver anche degustato il caffè,preparato con una particolare acqua nella cui fonte d'origine era solita immergersi anche Agatha Christie, in una manciata di chilometri si scende verso la costa per arrivare a Porto de Las Nieves. Giusto in tempo per ammirare un tramonto mozzafiato. In compagnia di altri, locali e turisti, che ogni giorno dell'anno si presentano in punti come questi per celebrare il riposo del sole e la fine della giornata. Un rito che conferma l'ammirazione che, naturalmente, si prova per queste terre; e non importa se sia dopo una lunga giornata in bici, oppure nel giorno di riposo, tra una pedalata e l'altra.

Semplicemente, la meraviglia della natura rinnova il proprio spettacolo. Di fronte al quale l'uomo, minuscolo ma decisivo nel creato, si pone in osservazione contemplativa, grato per aver vissuto un'altra giornata immerso in una natura spettacolare ed ancora selvaggia.

Sull'siola si è rinnovato anche un altro rito, quello della Gran Canaria Bike Week. Una intera settimana dedicata la ciclismo, con eventi per una intera settimana. Nel 2023, si è tenita dal 3 al 10 dicembre, ed era l'edizione numero 35. Come funziona? Un evento al giorno, con manifestazioni che attraversano l'isola sulla tratta nord sud ed est ovest, ma anche con uan cronoscalata a Las Palomas, nella zona sud di Gran Canaria, e la granfondo che porta al Pico de Las Nieves. Noi ci andremo nella seconda parte di questo nostro viaggio. Nel frattempo, vi portiamo all'evento finale della Gran Canaria Bike Week. Si tiene al Dunas Hotel & Resorts di Mas Palomas, hotel bellissimo a forte vocazione ciclistica. Dotato di tutto quel che un pedalatore cerca, dall'officina al noleggio, passando per una attrezzata bike room.

Ri immergiamoci nei panorami tipici dell'isola, sebbene siano tante le differenze tra il nord ed il sud di Gran Canaria. Il vento è tipico, ma mai, nelle giornate che abbiamo pedalato, un vero impedimento. I colori, della terra e del cielo, delle case, della flora e del mare. Il fondo stradale, sempre assolutamente soddisfacente. E la condivisione della sede stradale,che ti fa sempre sentire al sicuro, anche quando le strade sono meno larghe.

Da buoni cicloturisti puri, non disdegniamo una visita all'unica distilleria di Rhum d'Europa. Perchè questa bevanda, che si estrae dalla canna da zucchero, affonda profondamente le proprie radici nell'isola di Gran Canaria. Ormai la storia lo ha confermato; fu Cristoforo Colombo, in uno dei suoi innumerevoli viaggi verso le Americhe, a portarvi la canna da zucchero, prelevata proprio nelle isole canarie, che si trovavano sulla rotta per attraversare l'oceano e recarsi nel nuovo Continente...
A questo proposito, consigliamo anche la visita alla casa de Colon, ovvero la casa di Colombo, che si trova a Vegueta, il quartiere storico della capitale dell'isola, di Las Palmas.
Comunque, siamo ad Arucas, a poca distanza dalle zone più centrali della capitale. La fabbrica si chiama Arehucas, nasce nel 1884, ed oltre a distillati invecchiati anche 18 anni, esprime il più godibile rhum al miele. Notevole la cantina, chiamiamola così. Con botti firmate da grandi artisti e cantanti, calciatori e reali di Spagna, scacchisti di fama mondiale ed una lunga serie di incredibili personaggi da tutto il pianeta...

È il momento del gran finale, ovvero la salita al Pico de Las Nieves.
Il Pico de Las Nieves è la cima più alta dell'isola. Raggiunge i 1949 metri di altitudine ed è posta al centro praticamente esatto di Gran Canaria. E dal suo belvedere, si riesce a vedere quasi tutta l'isola, con le sue gole profonde, la vegetazione e tante altre vette affilate tutte intorno.
E' per questo spettacolo che si affronta la salita, meno pronunciata all'inizio. E poi, col passar dei km, sempre più impegnativa, con punte anche a 13%. Affrontandola dal bordo dell'isola, la sua lunghezza è di 44 km, con un dislivello di 2010 metri ed una pendenza media del 4,7%. Diversamente, si possono percorrere gli ultimi 23 km, sicuramente i più impegnativi, con un dislivello di 1663 metri ed una pendenza media del 7,2%.

In tutti e due i casi, ogni colpo di pedale, e goccia di sudore, vale lo spettacolo. La strada è bellissima, la vegetazione cambia spesso fino a ricordare quella di alcune zone d'Italia, per poi farsi nuovamente brulla negli ultimi allunghi. La gradazione di verde cambia numerose volte; alcuni passaggi sono ombreggiati, ma salendo l'aria si fa più fresca e l'avvicinarsi dell'obbiettivo facilita l'ultima parte della salita, anche inebriati dai paesaggi e dai profumi di vegetazione che la natura regala.

È il momento di lasciare l'isola.
Che, come ogni volta che ci torniamo, ci ha letteralmente stregato. Su di noi, ha qualcosa di magico, che ci fa sentire forte il desiderio di poterla vivere ancora, quanto prima.
Ci riempiamo gli occhi degli ultimi panorami, respiriamo la luce, che in questi luoghi è meravigliosa, e ti rimane nel cuore. Riportiamo a casa le emozioni vissute in sella, e non solo, grati per la bellezze di una natura protetta e rispettata, che sa accoglierti come sanno farlo gli abitanti di questa isola.


Gran Canaria, Arucas, il Pico de Las Nieve ed Agaethe; strade, piante e fiori, cibo e caffè, piscine naturali e casa di Colombo, il mare ed anche, e soprattutto, forse, l'ospitalità di Gran Canaria. Tutto questo lo riportiamo, per l'ennesima volta, con noi. Sperando di poterla rivivere quanto prima. Per salire fino ai 2mila metri, o per pedalare, sempre su di una vera pista ciclabile, a bordo dell'oceano...


More info: www.grancanaria.com

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